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Tra antico e moderno, spostando i centimetri

14/01/13 COMMENTI 0
Luogo: Milano, quartiere Città Studi/Acquabella, zona 3
Cliente: privato
Periodo di progettazione: gen-apr 2008
Periodo di realizzazione: apr-dic 2008
Progettazione: Arch. Irene Maggi
Direzione lavori: Arch. Irene Maggi
Collaborazioni/Consulenze: -
Imprese edili/Artigiani/Fornitori: Italipolit – Mi, MG2 Serramenti – Mi, Tandoi Impianti sas – Mi; Impresa G.R.P. di Granata Maurizio & C. – Mi, MGN di Alexander Nappo – Bresso 

La ristrutturazione integrale di un ampio trilocale in una palazzina tardo-Liberty in zona città-studi diventa l’occasione per un professionista di eleggerla a propria sede abitativa e di lavoro.
L’impianto originale dell’appartamento, anche se già ben proporzionato, rispecchia l’epoca anni’20 e presenta qualche punto di debolezza: la presenza di un solo bagno, lungo e stretto, se pur con finestra; l’assenza di ripostigli nonostante il corridoio terminante in un cul-de-sac; l’ingresso esageratamente ampio per le esigenze moderne; stretti varchi arcuati (e storti) che congiungono soggiorno e pranzo, vincolando l’uso delle pareti.
Il nuovo assetto rimpicciolisce quanto basta l’ingresso, mantenendone il ruolo sia distributivo sia rappresentativo di un locale comunque arredato ma di passaggio; mantiene le dimensioni della cucina abitabile, spostando al centimetro due pareti in modo da ricavare un bagno ad uso degli ospiti, ma dotato di confortevole nicchia-doccia, in un gioco a incastro con la cucina; ingrandisce il bagno principale ad uso esclusivo della grande camera e attraverso una visiva traslucida filtra la luce nel nuovo secondo bagno; crea non solo un ripostiglio nella parte terminale del corridoio ma anche un lungo soppalco sfruttando l’altezza a disposizione; infine mantiene, tramite una porta a scomparsa, un solo varco di collegamento fra l’ampio soggiorno e lo studio spazioso e luminoso, che prende il posto della sala da pranzo; mentre l’altro varco “arretra” e si trasforma in una sorta di bow-window interno, che accoglie da una parte il tavolo pranzo e dall’altra una parete attrezzata con scrivania, libreria, mensole e una nicchia nel muro. La parete di fondo dello studio, visibile già dall’ingresso, è una libreria a tutt’altezza. Qui gli arredi su misura sono protagonisti. Una vecchia nicchia si “apre” a guardaroba trasparente per non far perdere nè luminosità al corridoio nè profondità alla stanza.
Viene salvaguardata la maggior parte dei soffitti originali decorati a stucco, vengono sostituiti i serramenti fatiscenti mantenendone il disegno e la tipologia, completandoli con davanzali in marmo “emperador dark”, vengono scelti gres porcellanati dall’effetto pietra per i bagni e sanitari dalle linee sobrie e squadrate, vengono reinterpretate le porte in chiave più moderna e si copre il pavimento in piastrelle con una calda coltre di parquet massello scuro in essenza “panga-panga”, che contrasta con il beige delle pareti e il bianco assoluto di soffitti, porte e finestre. Accenti isolati di colore sulle pareti caratterizzano tutte le stanze.

L’arredo, sia fisso che mobile, rinnova continuamente il contrasto del contemporaneo dalle linee nette, con echi morbidamente classici, coloniali o etnici, inserendo pochi scelti pezzi di design di inizio XX secolo e dando così vita ad un excursus storico di stili.

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